FILOSOFIA E MISSION




Il mio Piccolo Atelier di Sartoria vuole recuperare l’artigianalità in chiave moderna.
In una fase storica in cui poche grandi aziende monopolizzano la distribuzione dei prodotti, anche nel settore della moda, con un effetto di appiattimento del gusto, di scarsa educazione alla qualità e al dettaglio e nessuna attenzione alle forme vere del corpo, vorrei tornare ad essere quella che in passato era una presenza amica nelle occasioni importanti: la sarta su misura. Non è un’offerta che ho deciso io di proporre, ma una precisa richiesta da parte di molte donne che conosco, consapevoli del fatto siamo vestite bene quando siamo noi a risaltare, non l’abito. Dentro ad un capo che non corrisponde perfettamente alle nostre forme e al nostro stile ci sentiamo sempre un po’ stonate e chi ci guarda lo percepisce, al di là del marchio e del costo del vestito.
La scelta della sartoria bespoke vuole essere un legame forte con il mio territorio, perché sono convinta che le attività con un futuro nelle città e in particolare nei centri storici saranno quelle che richiedono la presenza fisica del cliente per gli acquisti, con tutta l’attenzione e la competenza che possono offrirgli.
Il mio desiderio tuttavia è dedicare la stessa cura anche a chi è più lontana, con il supporto della tecnologia. Infatti propongo alcuni modelli più semplici in taglie standard che possono essere acquistati online così come sono o modificati secondo le proprie misure: mi verranno fornite tramite una tabella che ho preparato, con disegni e istruzioni dettagliatissime, a prova di errore.
Lavoro per ragazze di tutte le età, perciò propongo anche capi e accessori per bambine, ad esempio i primi completini da regalare ad una neonata e gli abiti da Battesimo.
La mia vuole essere, inoltre, zero waste fashion, moda senza sprechi, e affronto questa esigenza diversificando la produzione in modo da lasciare, alla fine, meno scarti possibili. Se il tessuto si presta, dai ritagli di un abito da donna se ne può ricavare uno da bambina, o degli inserti, o una cintura, o una borsetta…
Per gli accessori trovo che siano favolosi i tessuti dei campionari, che spesso si presentano già in abbinamento di colori.
Dalle stoffe usate, opportunamente trattate, invece, ricavo le decorazioni (per camerette o vetrine di negozi) e gli abiti per le bambole. Di questi ultimi sono particolarmente orgogliosa, perché sono preziosi e rifiniti proprio come un abito “vero” e sono una sorta di modello in piccola scala che può essere replicato anche in misure da bambina, mentre, così come sono, riescono a vestire con grande eleganza una bella bambola da collezione.

Sono felice di veder fiorire, proprio qui nel Tigullio, tante piccole sartorie che stanno intercettando il desiderio di tante donne di sentirsi bene nei propri panni; spero che qualche azienda tessile, a sua volta, intercetti la necessità primaria delle sartorie: quella di belle stoffe di qualità italiana, che qui sono così difficili da trovare, dopo la chiusura degli storici negozi che erano il punto di riferimento delle sarte del Tigullio.